冠狀病毒,以下是5月4日重新開放的內容。孔戴:''從6月開始餐飲,美髮店外賣''



製造,建築和批發貿易:這些是可以在鎖定後從5月4日起重啟發動機的領域,這是孔戴總理在Chigi宮的新聞發布會上宣布的,該會議正式開始了「第二階段」。他說:「從5月4日起,將允許外賣餐館。但是總理沒有人認為在酒吧和餐館的前面可能會有聚會,一次會進入,而且在茶點之前不會食用食物。」關於冠狀病毒緊急狀態的第二階段,為真正重新開放酒吧,餐館和理髮店,有必要等待6月1日。

23 comments
  1. COMPLIMENTI A QUESTO FENOMENO!!! LUI SI CHE SI CHE VA' DAL PARRUCCHIERE A COLORARSI I CAPELLI!!! E GENTE CHE MUORE DI FAME E LAVORO VERGOGNATI!!!CHE SCHIFO DI PAESE IN MANO A QUESTI…..

  2. La situazione è estremamente difficile…..è pagato per gestirla….e ad oggi non e riuscito a fare nulla di concreto….per le sue scelte sono morti i vostri parenti e continuano a morire….non e lui che può farci uscire da questa tragedia….e chi lo sostiene portera la nazione in una caduta libera….e secondo me vi dovete sentire anche colpevoli di tutto quello che sta succedendo continuando a sostenere questa incapacità di governare…bisogna cambiare subito non e questa la strada…

  3. sei una merda sono 2 mesi che non lavoriamo senza prendere un euro prometti ma non mantieni tu mangi e noi povera classe operaia non possiamo più mangiare io non riesco a capire la sera come metti la testa sul cuscino

  4. Se questi idioti, non si organizzano x fare i tamponi, regione x regione, queste riaperture sono inutili, così come sará inutile l』applicazione senza una mappatura del contagio, ma è possibile che il famigerato comitato tecnico scientifico non dia indicazioni in tal senso, questa armata brancaleonica, non si è ancora stancata di procurare danni sulla ns pelle?

  5. IL DOPO REGALO. SI SIGNOR AVVOCATO DEL POPÒ.
    Ecco la solidarietà dei tedeschi: una patrimoniale del 14 per cento

    In Germania fanno il tifo per una patrimoniale monstre del 14% sulla ricchezza privata, (pari a 9.900 miliardi, sommando conti correnti, risparmi e immobili), che potrebbe ridurre il debito pubblico fino al 60% del Pil: esattamente la Germania, in linea con Maastricht .Un'intervista radiofonica di Olaf Scholz, ministro delle Finanze a Berlino, Spd, fa capire in modo chiaro che il Recovery fund, il Fondo Ue per la ripresa di cui hanno parlato i capi di governo nella riunione del 26 aprile, potrà essere attuato soltanto a precise condizioni, che richiederanno tempi non brevissimi, ovvero il contrario di quanto sostiene il premier Giuseppe Conte. «Una cosa mi è assolutamente chiara», ha detto Scholz alla radio pubblica Dlf, «quello che sta accadendo non potrà andare avanti senza un'ulteriore integrazione europea. Farci carico di ulteriori compiti, senza avere prima sviluppato entrate e forme di finanziamento comuni, senza affrontare il dumping fiscale nell'Ue, senza fare in modo che ci siano dei compiti comuni da affrontare insieme, non potrà funzionare».

    Vi è dunque perfetta sintonia tra il ministro delle Finanze e la cancelliera Angela Merkel, Cdu, che durante il vertice Ue del 26 aprile, come ha ricostruito Federico Fubini sul Corriere della sera, riferendosi al Recovery plan, aveva detto: «Se stiamo andando, come sembra che stiamo andando, verso la mobilitazione di una quantità di denaro senza precedenti per costruire la necessaria quantità di bilancio, allora dobbiamo avere coerenza nei sistemi di tassazione delle società e ci serve un sentiero di convergenza: non una quantità enorme di idee diverse su come usare i nostri sistemi fiscali».

    Il riferimento di Scholz al «dumping fiscale nell'Ue» e quello della Merkel al «sentiero di convergenza dei sistemi di tassazione» mettono sotto schiaffo paesi Ue assai diversi tra loro, comunque tutti in difetto agli occhi di Berlino: lo è l'Olanda, primo paradiso fiscale in Europa per le grandi imprese; e lo è l'Italia, dove il sistema tributario, a giudizio dei tedeschi, non contrasta a dovere l'evasione fiscale ed è troppo tenero nei confronti della ricchezza privata delle famiglie (9.900 miliardi), che è di gran lunga superiore al debito pubblico (2.500 miliardi), addirittura un multiplo.

    Dunque, un dito puntato soprattutto contro l'Italia, che prima di chiedere solidarietà agli altri paesi Ue, farebbe bene a completare i famosi «compiti a casa». Con tanti saluti ai tempi brevi sbandierati da Conte per il Recovery fund, l'ennesima fake new autoassolutoria di Giuseppi.

    Con queste premesse, si può stare certi che dal Recovery fund non arriverà neppure un euro entro l'anno per sostenere il sistema produttivo dell'Italia dopo il Covid-19. Come è sempre più evidente che l'Italia, per quanto molto aiutata dagli acquisti della Bce, l'unica istituzione Ue che funziona, non bastando i prestiti Bei, né il Sure per la cassa integrazione, sarà costretta quanto prima a «fare da sola» per davvero se vorrà racimolare le risorse necessarie per la ripresa. Il che, con o senza Mes, con o senza Troika, vuol dire una cosa sola: ubbidire a Berlino e aumentare il prelievo fiscale in una precisa direzione, che i politici e i media tedeschi stanno suggerendo da settimane. Ovvero una patrimoniale che colpisca la maggiore ricchezza media delle famiglie italiane rispetto a quelle della Germania.

    Su ItaliaOggi del 13 aprile ho ricordato che, secondo un autorevole istituto tedesco di ricerche (Diw), il patrimonio medio (liquidi, risparmi, immobili) delle famiglie è in Germania pari a 60 mila euro, mentre in altri paesi Ue è di 100 mila euro, con Italia e Spagna che hanno più del doppio. Il tutto a causa di una diversa distribuzione del risparmio privato, che in Germania è maggiore per quantità totale che in Italia, ma distribuito male, tanto che il 10% delle famiglie ne possiede il 60%, mentre il 40% ha ne ha poco o nulla. Non solo: da noi l'80% delle famiglie abita in case di proprietà, contro il 44% tedesco. Dati che inducono politici e media tedeschi di centro, destra e sinistra a porre una domanda quasi ovvia, dal loro punto di vista: perché mai le nostre famiglie, che sono più povere, dovrebbero aiutare i ricchi italiani con i Recovery bond, ossia con debito comune?

    Facendo proprio questo tema, una prestigiosa rivista tedesca di economia e management, Manager Magazine, con un articolo firmato da Daniel Stelter, rivela senza tanti giri di parole ciò che il governo federale di Berlino ha chiaro in mente da tempo, ma non osa ancora dire ad alta voce: l'Italia, con una patrimoniale monstre del 14% sulla ricchezza privata, che è pari a 9.900 miliardi (sommando conti correnti, risparmi e immobili), potrebbe ridurre il debito pubblico, pari a 2.500 miliardi, ben al di sotto dell'attuale 137% del pil (1.800 miliardi), scendendo fino al 60%: esattamente la quota virtuosa della Germania, in linea con Maastricht.

    Che si tratti di una proposta estrema e provocatoria, è evidente: nessuna famiglia può cedere al fisco il 14% del proprio immobile, a meno di svenderlo per avere il cash necessario a pagare una patrimoniale sulla casa, la seconda oltre all'Imu, e su altri beni, come il conto corrente e i risparmi sotto qualsiasi forma, come Bot, Btp, azioni, obbligazioni, fondi comuni e così via, tutti tracciabili.

    Ma se questa tassa killer arrivasse per davvero, rendendo inevitabili le svendite di immobili, gli stessi banchieri temono che l'intero sistema finanziario crollerebbe, a cominciare dalle banche. Roba da fare impallidire il caso Grecia. Eppure la rivista tedesca, su questo, non fa neppure un plissé: anzi, in una tabella segnala che il debito privato italiano (imprese più famiglie) è il più basso in Europa (111% del pil), migliore di quello tedesco (114% del pil). Indice di una ricchezza privata cospicua, che dunque può ben servire per abbattere il debito pubblico, vera bestia nera dell'ordoliberismo. Il governo Conte-Gualtieri è avvisato.

  6. Buffone,oltre alle stronzate che dice che ormai neanche più lui ci crede ,mi fa rabbia chi ancora lo lascia parlare,deve essere cosciente che se non sblocca qualcosa ci sarà una rivoluzione

  7. Ignorante merdoso non apri le bar le caffeterie i negozi per il contagio cesso lurido che non sei altro pero tutti voi insieme nel vostro ristorante mangiate e bevete come le zoccole cioe voi potete noi no .

  8. Consenti che 4 maggio la tua testa di rampollo nulla facente o meglio distruga Italia si aprirà come una arancia marcia coccode il tuo rosolato non azzecca niente

  9. Passati dall area 51 alla 3 guerra mondiale che era alle porte a questa pandemia grande PRESA PER IL CULO posso dire il mondo sta cadendo pezzo per pezzo

  10. 「L'uomo crede di volere la libertà. In realtà ne ha una grande paura. Perché? Perché la libertà lo obbliga a prendere delle decisioni, e le decisioni comportano rischi.」

    ERICH FROMM

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